Obblighi del datore di lavoro a tutela dei dipendenti

Chi lavora con un contratto da dipendente, deve essere a conoscenza non solo di quelli che sono i suoi diritti e i suoi doveri, ma anche dei doveri del datore di lavoro stabiliti dalla legge.

I datori di lavoro devono rispettare una serie di obblighi volti a tutelare i diritti e il benessere dei lavoratori; seppure il più comune sia quello relativo alla retribuzione, la legge ne prevede numerosi altri, tra i quali la valutazione dei rischi nell’ambiente di lavoro e il dovere di far seguire ai propri dipendenti dei corsi di formazione aziendale sulla sicurezza.

Tra i principali atti normativi che stabiliscono i doveri dei datori di lavoro nei confronti dei lavoratori troviamo il Decreto Legge 81/2008, noto anche come Testo Unico sulla Sicurezza, il quale svolge un ruolo fondamentale nel tutelare la sicurezza sul luogo di lavoro e la salute dei lavoratori, imponendo, tra le altre cose, l’obbligo di far seguire ai propri dipendenti dei corsi formativi. Grande importanza riveste anche l’articolo 2087 del Codice Civile, relativo alla tutela delle condizioni di lavoro, il quale impone l’obbligo al datore di lavoro di adottare tutte le misure necessarie per tutelare l’integrità non solo fisica, ma anche morale dei lavoratori.

Per quanto riguarda gli obblighi relativi alla retribuzione, oltre all’articolo 36 della Costituzione, è possibile fare riferimento a due articoli del Codice Civile, il 2094, relativo al lavoro subordinato, e il 2099.

Numerosi infine i riferimenti alle pari opportunità e all’obbligo di non discriminare; tra i riferimenti più importanti ricordiamo l’articolo 3 e l’articolo 37 della Costituzione, nonché il Decreto Legge 198/2006.

Datore di lavoro e sicurezza in azienda: ecco cosa deve fare

Gli incidenti sul lavoro continuano a mietere vittime; secondo i dati Inail, nel solo mese di gennaio di quest’anno sono state oltre 57.000 le denunce di incidenti avvenuti durante lo svolgimento di attività lavorative. Questo dato ci fa capire quanto sia importante operare al fine di rendere gli ambienti più sicuri e di fornire ai lavoratori una formazione adeguata, finalizzata a fornire competenze per la salvaguardia della salute e dell’incolumità fisica.

Tra gli obblighi imposti dalla legge ai datori di lavoro al fine di aumentare la sicurezza e tutelare la salute dei dipendenti vi sono:

  • una attenta valutazione dei rischi legati all’ambiente di lavoro e all’attività svolta
  • la fornitura di DPI, ossia dispositivi per la sicurezza individuale, idonei
  • la riduzione o, laddove possibile, l’eliminazione dei rischi
  • la scelta e il pagamento di corsi di formazione sulla sicurezza e sulla salute da far frequentare ai propri dipendenti
  • la nomina di un medico competente e di soggetti addetti alla gestione delle situazioni emergenziali.

Lo stipendio e i contributi

Lavorare senza ricevere un adeguato stipendio non è pensabile; per questo, tra gli obblighi dei datori di lavoro rientra quello di riconoscere ai propri dipendenti uno stipendio commisurato alle mansioni svolte, alle competenze messe in campo e all’orario di lavoro; l’articolo 36 della Costituzione Italiana stabilisce inoltre che tale retribuzione deve essere “sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.

Oltre allo stipendio, il datore di lavoro è altresì obbligato a versare i contributi previdenziali per i propri lavoratori, in base all’inquadramento Inps.

La legge, oltre a tutelare i lavoratori dal punto di vista della sicurezza, della salute e della retribuzione, salvaguarda anche la parità dei diritti. Il datore di lavoro non può mettere in atto comportamenti o scelte che discriminino i soggetti per orientamento sessuale, etnia, idee, religione o disabilità. Il divieto alla discriminazione deve riguardare sia la retribuzione che l’avanzamento di carriera e le mansioni svolte, laddove il lavoratore risulti idoneo al loro svolgimento.